7 falsi miti sui prestiti personali

I prestiti personali rappresentano una forma di finanziamento particolarmente facile da richiedere e da ottenere. Grazie ad essi, i soggetti privati possono contare su un supporto continuativo per la realizzazione dei propri progetti; ecco perché tanti ricorrono a questo aiuto. Le statistiche di Banca d’Italia relative ai finanziamenti nel nostro Paese segnalano che il secondo trimestre del 2022 ha visto un incremento delle concessioni di prestiti personali rispetto al primo. Nonostante il successo della formula, però, le discussioni sui prestiti personali sono tutt’ora condizionate dalla diffusione di falsi miti. Cercheremo qui di sfatarne i principali.

1. Richiedere prestiti personali è complesso

Soprattutto da quando esistono i prestiti personali online, la richiesta per la concessione di un finanziamento è un processo molto semplice. La procedura totalmente digitale di Creditis, in particolare, accompagna il cliente passo dopo passo nell’avanzamento della richiesta, senza neanche bisogno di muoversi da casa. Il richiedente dovrà solamente tenere sottomano il documento d’identità, il codice fiscale, un documento di dimostrazione del reddito e l’IBAN su cui ricevere il prestito. Inoltre, per qualsiasi dubbio i consulenti Creditis sono sempre a disposizione per un supporto immediato.

2. Non puoi ottenere più prestiti personali insieme

Nulla vieta di richiedere un prestito personale, anche se si ha un altro finanziamento aperto in corso di pagamento. Nella valutazione della seconda richiesta saranno applicati gli stessi criteri di revisione messi in atto per la prima. L’istituto finanziatore prenderà cioè in considerazione fattori quali l’età, la sede di residenza, il reddito percepito e la titolarità di un conto corrente. In aggiunta, si guarderà al comportamento del richiedente rispetto al primo prestito, vale a dire se e quanto è stato puntuale nel pagamento delle rate e si valuterà che il suo impegno economico complessivo non sia eccessivamente gravoso, per prevenire qualsiasi rischio di sovraindebitamento. È dunque possibile ottenere più prestiti personali contemporaneamente.

3. I prestiti personali hanno sempre tassi elevati

Molti pensano che i prestiti personali riportino sempre tassi di interesse elevati perché, in assenza di garanzie reali, rappresentano un forte rischio per la finanziaria. In realtà, il tasso di interesse può variare di molto, poiché esso è determinato da molteplici fattori, quali la tipologia di finanziamento, l’importo richiesto e il numero di rate. In qualunque caso, comunque, i prestiti personali comportano tassi molto inferiori rispetto ad altre opzioni diffuse, come ad esempio i finanziamenti con utilizzo di carte di credito.

4. Soltanto i lavoratori dipendenti possono richiederli

È opinione comune che soltanto i professionisti con un lavoro dipendente, cioè coloro che hanno un flusso di reddito costante, possano richiedere prestiti personali. In realtà, requisito per ottenere un credito è semplicemente quello di avere un reddito dimostrabile che consenta al richiedente di rimborsare in futuro la cifra ricevuta. Più che dalla tipologia di rapporto di lavoro, dunque, la decisione sul credito dipende dall’affidabilità creditizia, vale a dire la capacità del richiedente di fare fronte al debito contratto. Premesso questo requisito, anche liberi professionisti e imprenditori possono avanzare la richiesta di un prestito.

5. I prestiti personali richiedono sempre un garante

Nei contratti di credito al consumo, il coobbligato e/o il fideiussore sono soggetti terzi con la funzione di garantire il puntuale pagamento delle rate. La firma di tale figura si ritiene necessaria quando il cliente che richiede il prestito non risulti potenzialmente in grado di sostenere il rimborso da solo. Se però il richiedente percepisce un’entrata fissa, come uno stipendio o una pensione il cui importo renda sostenibile la rata del prestito, non occorre che altri si impegnino a garantire per lui. Difatti, la busta paga o la pensione sono già una garanzia in sé.

6. I prestiti finalizzati sono meglio dei prestiti personali

I prestiti personali costituiscono una forma di credito non finalizzato, vale a dire non vincolato a uno scopo specifico. Questo significa che, al momento della richiesta all’istituto finanziario, non occorre specificare per cosa verrà sfruttato il denaro ricevuto. Rispetto ai finanziamenti finalizzati, dunque, i prestiti personali offrono piena versatilità di utilizzo. È il cliente di volta in volta a decidere come spendere l’importo del prestito, che si tratti di lavori di ristrutturazione, delle rate scolastiche, o altro.

7. Soltanto le banche li erogano

Negli ultimi anni, la rivoluzione digitale e le nuove tecnologie hanno fatto sì che il panorama del credito al consumo mutasse fortemente. Oggi, ad esempio, è possibile richiedere un prestito non soltanto presso una filiale bancaria tradizionale, ma anche tramite istituti di credito online. Tra i soggetti autorizzati a erogare prestiti spiccano inoltre le società finanziarie come Creditis, specializzate nella concessione di finanziamenti. Rivolgersi a Creditis per l’ottenimento di un prestito personale significa affidarsi a una realtà altamente specializzata nel settore, con un ampio ventaglio di offerte per le esigenze più disparate.